Il recupero della Torre Civica di Potenza Picena ha rappresentato un significativo esempio di come l'impiego di soluzioni tecnologiche avanzate possa integrarsi armoniosamente con la conservazione del patrimonio storico-architettonico. L'intervento, reso possibile grazie alla malta strutturale fibrorinforzata Mx-Pva RureGold di Laterlite, ha permesso di affrontare il degrado delle murature esterne, garantendo al contempo il rispetto delle normative e dei vincoli imposti dalla Sovrintendenza. Questo progetto non solo rafforza la struttura di un simbolo cittadino, ma si inserisce in un più ampio piano di rigenerazione urbana finanziato dal PNRR, con l'obiettivo di migliorare l'accessibilità, la sicurezza e il potenziale turistico-culturale della torre.
La scelta di una malta strutturale altamente performante è stata cruciale per superare le sfide poste dalle condizioni preesistenti dell'edificio e dalle sue specificità storiche. La metodologia applicativa, incentrata sulla ristilatura dei giunti degradati, ha permesso di consolidare la tessitura muraria in modo selettivo, minimizzando l'impatto visivo e strutturale e assicurando la compatibilità estetica con l'opera originaria. Il successo di questo progetto sottolinea l'importanza di un approccio che combini l'innovazione tecnologica con una profonda sensibilità verso il valore culturale e storico dei beni architettonici, dimostrando la possibilità di interventi efficaci e sostenibili su manufatti di grande pregio.
Il Recupero Strutturale di un Simbolo Storico
Il restauro della Torre Civica di Potenza Picena, un elemento architettonico di spicco nel cuore storico della città e adiacente al Palazzetto del Podestà, ha visto l'impiego della malta strutturale fibrorinforzata Mx-Pva RureGold di Laterlite. Questo intervento è stato fondamentale per consolidare la struttura e rispettare i vincoli architettonici, in quanto l'edificio aveva subito diverse ricostruzioni a partire dalla sua fondazione settecentesca. In particolare, dopo un evento traumatico causato da un fulmine che compromise la struttura originaria, l'ingegnere Gustavo Bevilacqua ne curò la riedificazione nel 1886, conferendo alla torre l'aspetto attuale. La sfida principale è stata quella di affrontare il diffuso degrado dei giunti di malta nelle murature esterne, che aveva compromesso la continuità meccanica della struttura, scegliendo una soluzione che fosse al contempo efficace e non invasiva.
Il progetto di recupero della Torre Civica è stato guidato da un'approfondita analisi diagnostica delle condizioni strutturali, rivelando la necessità di intervenire sul paramento murario esterno. La scelta è ricaduta su una soluzione basata sulla ristilatura dei giunti degradati, che permette di rinforzare la muratura senza alterarne l'aspetto esteriore e riducendo al minimo l'invasività. Questa metodologia si è dimostrata non solo economicamente vantaggiosa, ma anche tecnicamente superiore ad altre soluzioni inizialmente considerate, come quelle a base di leganti idraulici naturali, che non avrebbero garantito le stesse prestazioni in termini di resistenza meccanica e durabilità. La malta Mx-Pva Fibrorinforzata di Laterlite, grazie alla sua formulazione con cementi ad alta resistenza, aggregati selezionati e fibre in polivinil-alcol, ha permesso di ripristinare i contatti tra gli elementi lapidei e di ricostituire la continuità della sezione muraria, preservando l'integrità del laterizio a vista e la compatibilità estetica con il contesto storico.
Laterlite e la Rigenerazione Urbana
L'intervento sulla Torre Civica di Potenza Picena si inserisce nel contesto più ampio del piano di "Rigenerazione urbana nel centro storico del Comune di Potenza Picena", un'iniziativa finanziata dal PNRR con un investimento complessivo di oltre 1,4 milioni di euro. Questo cantiere, gestito dall'impresa Siticon srl, ha molteplici obiettivi: garantire la piena accessibilità e sicurezza dell'edificio, incrementare il suo potenziale turistico-culturale e assicurare la conservazione del suo valore storico-artistico. La progettazione, curata dall'architetto Roberta Angelini in collaborazione con New Engineering, ha enfatizzato l'importanza di un'analisi diagnostica accurata e della scelta di soluzioni tecniche innovative come la malta strutturale Mx-Pva Fibrorinforzata, che ha permesso di raggiungere questi obiettivi mantenendo un alto livello di rispetto per il patrimonio architettonico.
La malta strutturale Mx-Pva Fibrorinforzata di Laterlite è stata applicata con una metodologia rigorosa: dopo la rimozione dei giunti degradati, il prodotto è stato inserito nelle fughe per ripristinare la continuità strutturale. Questo approccio selettivo ha interessato esclusivamente la superficie esterna della muratura, salvaguardando l'originalità del paramento in laterizio faccia a vista, in linea con le direttive della Sovrintendenza. Per assicurare la coerenza cromatica e materica con la fabbrica originaria, è stato applicato un rivestimento superficiale a base di leganti idraulici naturali. Questo progetto non solo ha consolidato la Torre Civica, ma ha anche dimostrato l'efficacia delle tecnologie avanzate nel restauro strutturale del patrimonio storico, dove l'equilibrio tra prestazioni, rispetto normativo e sostenibilità economica è fondamentale. La soluzione adottata a Potenza Picena è un esempio tangibile di come sia possibile intervenire su manufatti di valore storico-artistico con sistemi poco invasivi ma altamente performanti, senza compromettere l'autenticità del bene.