Lo Jodel Elevato a Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO: Un Riconoscimento alla Tradizione Svizzera

Instructions

Recentemente, il panorama culturale elvetico ha ricevuto un prestigioso riconoscimento: lo jodel, la celebre forma di canto di montagna, è stato ufficialmente inserito nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'UNESCO. Questa decisione, presa nel dicembre 2025, celebra una tradizione musicale profondamente radicata nell'identità svizzera. Da secoli, lo jodel, con le sue melodie che oscillano tra voce di petto e falsetto, ha scandito la vita alpina, evolvendosi da semplice richiamo pastorale a espressione artistica complessa e vitale. L'impegno della Confederazione nel promuovere questa forma d'arte ha trovato coronamento in questo importante riconoscimento, che evidenzia la passione e la dedizione di migliaia di 'jodler' che, attraverso cori e associazioni, continuano a mantenere viva questa affascinante eredità.

Lo Jodel: Un Viaggio Culturale attraverso le Alpi Svizzere

L'11 dicembre 2025, il Comitato intergovernatale per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO ha ufficialmente accolto la candidatura della Svizzera, conferendo allo jodel lo status di patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Questo canto tradizionale, caratterizzato dall'alternanza tra voce di petto e falsetto, si manifesta in due forme principali: lo 'jodel naturale', che utilizza sillabe prive di significato ispirate al dialetto locale, e il 'canto jodel', più strutturato, con strofe cantate su temi legati alla natura e alla vita quotidiana, alternate a ritornelli di jodel. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, probabilmente legato ai richiami usati dagli allevatori per comunicare tra le montagne o radunare gli animali. La Svizzera vanta una vibrante comunità di oltre 12.000 'jodler', suddivisi in 711 gruppi affiliati all'Associazione federale degli jodler, fondata nel 1910. Questa pratica è diffusa in diverse regioni, in particolare nella Svizzera centrale, nell'Appenzello, nel Toggenburgo, nella Gruyère, e nelle regioni di Berna e Friburgo. Nell'Appenzello orientale, lo jodel a più voci è spesso accompagnato da campanacci e dal suono di monete che tintinnano in contenitori, mentre nei cantoni di lingua italiana e romancia è meno comune. Una peculiarità musicale è la 'nota del corno alpino', una nota intermedia tra il fa e il fa diesis, oggi rara nella musica convenzionale. Nonostante lo jodel sia spesso associato alla Svizzera, è presente anche in altre culture alpine come la Baviera, l'Austria e il Tirolo, e persino in luoghi remoti come gli Stati Uniti e l'Africa. Tuttavia, il riconoscimento UNESCO alla Svizzera deriva dalla profonda integrazione dello jodel nell'identità nazionale elvetica, dove ha continuato a evolversi e ad attrarre nuove generazioni attraverso scuole e concorsi, come il Festival Federale dello Jodel che si terrà a Basilea nel giugno 2026. L'impegno nella salvaguardia di questa tradizione è evidente anche in iniziative come lo Jodlerweg nella Simmental, un percorso che invita a scoprire le curiosità di questo canto alpino attraverso tappe interattive.

L'iscrizione dello jodel nel patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO è più di un semplice riconoscimento; è un potente richiamo all'importanza di valorizzare le espressioni culturali uniche di ogni nazione. Ci spinge a riflettere su come le tradizioni, apparentemente semplici, possano veicolare storie millenarie, connettere generazioni e rafforzare il senso di appartenenza. Questo evento dimostra che la cultura non è solo un insieme di monumenti statici, ma un flusso vivente di pratiche, conoscenze e abilità che meritano di essere celebrate, preservate e tramandate. È un invito a esplorare e apprezzare la ricchezza delle tradizioni locali, riconoscendone il valore universale e la capacità di unire le persone attraverso il tempo e lo spazio.

READ MORE

Recommend

All